Obesità o Abbondanza?

Innanzitutto ciao a tutte. Vorrei mettervi a conoscenza di una riflessione che mi son trovata a fare qualche giorno fa in seguito ad un'esperienza vissuta.
Ve la racconto in sintesi per delineare il contesto. Collaboro con un centro sociale della mia zona all'organizzazione di cene ed eventi e in occasione di uno di questi mi son ritrovata a collaborare con una famiglia (padre madre e figlio adolescente) che mi aiutava in cucina. I tre in questione decisamente oversize. Alla fine della serata ci siam seduti a tavola in cucina per cenare e mi son ritrovata a bocca aperta a guardare il loro modo di mangiare, sopratutto del figlio, la faccia quasi affondata nel piatto, i bocconi infilati a raffica in bocca senza nemmeno aver deglutito i precedenti, il pezzo di pane che spingeva la forchetta con il boccone di carne in bocca....vi confesso che ero schifata ed ho pensato "ma non vedono i suoi genitori che si sta ingozzando come un maiale?", poi ho osservato il padre e stava facendo quasi lo stesso....mi son sentita davvero a disagio anche perchè, pur avendo in comune con loro l'eccesso di peso, mi son sentita davvero facente parte di un altro universo.
E' da questa mia sensazione che mi son ritrovata a riflettere sulla differenza tra obesità e abbondanza...io con i miei molti kg di troppo che però vivo e gestisco con naturalezza e armonia, io con il mio rapporto tranquillo con il cibo, io che mi sento "normale"....e loro...vi giuro...avrei voluto prenderli a schiaffi.....lo so che non è giusto ma mi son ritrovata a pensare "loro sono malati".
E' giusto pensare che esiste una obesità sana (abbondanza) e una malata?

4 commenti:

perse' ha detto...

Direi di sì, però penso che il discorso sia più generale e cioè che esistono persone di tutte le dimensioni con una differente coscienza/conoscenza di sè; nel caso delle persone grasse spesso questa scarsa coscienza è più accentuata perché in molti casi il cattivo rapporto con il cibo nasce da un recondito desiderio di annullare il proprio corpo.
Lo scopo del nostro percorso su questo blog, iniziato sul forum che ci ha messe insieme, è proprio quello di risvegliare questa coscienza per tornare in possesso del proprio corpo, di saperlo collocare nel proprio ambito. Molte di noi hanno già compiuto questo percorso arrivando ad un ottimo punto; alcune delle più giovani mi pare di capire che non abbiano nemmeno avuto bisogno di questo percorso, forse perché se penso a me alla loro età rivedo una ragazza totalmente insicura e convinta di essere un mostro.
Nel caso delle persone di cui parli, penso si tratti anche solo di mancanza di educazione: non è che occorre imparare il galateo a memoria, ma avere un buon comportamento a tavola penso sia fra le norme sociali basilari...

ladonnadibotero ha detto...

beh indubbiamente il loro stile in generale si può definire "ruspante"....ma ciò che mi ha più colpito era proprio lo sguardo...mi ricordo che ho pensato azz nemmeno un profugo del darfur davanti ad un pollo arrosto intero si comporterebbe così....la voracità prima di tutto nello sguardo...come se non ci fosse più altro cibo su tutto il pianeta....
ho pensato....i miei figli non sarebbero mai arrivati a questo punto...ma che genitori sono!....è un probelma di cultura delle buone maniere ma anche di rapporto col cibo.

Nina ha detto...

Sono daccordo con Perse'.. sicuramente è se c'è una differenza è data dal modo in cui ci si approccia al mondo esterno. Se vivi "serenamente" i tuoi chili di troppo riesci ad interagire con il mondo esterno non pensando che sempre e tutto sia focalizzato sul tuo peso.
Se invece, da li' nascono le tue insicurezze e le tue paure... bhé il passo dall'essere un bersaglio facile è presto fatto.
E spesso siamo noi stesse a diventare bersaglio perché vediamo ricondotte a noi frasi e gesti che magari non lo erano.
Ho smesso da un po' di ascoltare i commetni per strada... e ti assicuro che vivo molto meglio ora.

elena ha detto...

anche a me e' successo di mangiare con persone che pensavo si strozzassero da come mangiavano...e pure io mi sono sentita a disagio!
io ho un modo tutto mio di vivere il cibo...feste,eventi,cene in compagna...cerco sempre di mangiare poco,e in modo abbastanza sano...odio gli sguardi delle persone,ho sempre paura che pensino va la cicciona che si ingozza!!!
quindi,capisco bene la sensazione provata a quel tavolo!
Anchio sono bella grassoccia,ma,il cibo x me non e' la vita!non vivo x mangiare,e so pure saltare un pranzo....

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